Come manipolare correttamente un salmonide

In questo breve articolo vi vogliamo parlare di come maneggiare correttamente salmonidi.

Iniziamo con il dire che purtroppo spesso in rete si vedono prese poco consone per le nostre foto di rito, perciò vorremmo anche noi aiutare per fare un po’ di chiarezza.

 

La cosa assolutamente più importante è avere le mani pulite e bagnate, questo un must assoluto in quanto le mani sporche possono trasmettere parassiti ai pesci, e se non correttamente bagnate.

 

Ogni specie di pesce vuole una sua presa, o comunque un certo tipo di trattamento, che dipende spesso dall’anatomia del pesce e dalla sua mucosa corporea appunto.

Nell’immagine sono evidenziati gli organi interni della trota (ciò che viene detto per la trota vale comunque per tutti i salmonidi e per l’anatomia del pesce in generale)

 

Come tutti i pesci del resto, la parte inferiore è molto sensibile dato che dall’immagine si evince che vi si trovino la maggior parte degli organi interni, perciò in quell’area il pesce deve essere maneggiato con molta cura onde evitare lesioni interne da schiacciamenti, che e provocherebbero la morte.

 

 

Prese come questa in foto sono assolutamente da evitare appunto per la possibilità di provocare lesioni non visibili ma letali

Come anche prese per le branchie come la seguente, dato che anche queste possono provocare lesioni letali.

Altra cosa alla quale va fatta molta attenzione è la slamatura, in modo da evitare slogature o strappi alle mandibole del salmonide, dato che anche queste sono sensibili e non adatte a aperture esagerate come per esempio quelle di un bass che invece essendo anatomicamente diverse sopportano aperture molto ampie.

 

La miglior cosa da fare per la presa di una trota è tenere la coda con una mano e  scivolare con la seconda mano delicatamente sotto le pinne pettorali per alzarla solamente appoggiata cercando di mantenere il punto di appoggio appena poco più avanti delle pinne, in questo modo i muscoli della pinna pettorale sorreggono in modo ottimale la pressione causata e viene evitato lo schiacciamento degli organi.

 

Per pesci più vivaci è anche possibile tenere le dita parallele al fianco per evitare durante un suo brusco movimento di perderne la presa. L’importante è non esagerare con la pressione.

Se i pesci non sono di taglia ma piccoli l’appoggio laterale sulla mano  utilizzando le dita per sorreggere ed evitare che ne scivoli è invece il modo meno traumatico.

A volte questo chiaramente può risultare difficile e quindi saremo noi a dover valutare se vale la pena fare la foto di rito col pesce in mano o se ci accontentiamo anche di una foto del pesce nel guadino.

 

Per concludere voglio ricordare a tutti che meno teniamo il pesce fuori dall'acqua e nel guadino o fra le nostre mani più basso sarà il suo livello di stress post cattura e di conseguenza la salute del pesce. Il combattimento e lo stress del manipolare fanno innalzare a livelli molto elevati l’acido lattico nei muscoli del pesce, perciò quando lo si rimette in libertà è importante sorreggere il pesce per evitare che la corrente lo porti via con se fino a che nuota via con le sue forze.

 

Il più bel regalo che puoi fare a qualsiasi pescatore è rilasciare il pesce, e chi lo sa se il pesce che hai catturato non sia il regalo che qualcun altro ha fatto a te?

 

(Lee Wulff)